Piloti Ferrari stagione 201

Sebastian Vettel

Kimi Raikkonen  

  Sebastian Vettel

Numero vettura 5

Nasce ad Heppenhim (Gemania) il 3 luglio 1987

4 volte campione del mondo (Red Bull Renault)

4 volte consecutive campione del mondo di Formula 1 (2010, 2011, 2012 e 2013, dalla stagione 2015 sarà un pilota ufficiale della Scuderia Ferrari. È detentore di diversi record in Formula 1, tra cui essere il più giovane pilota di Formula 1 ad aver vinto un campionato mondiale, ad aver ottenuto una pole position, a guadagnare più punti in una singola stagione (397, nel 2013, con il nuovo sistema punti a partire dal 2010), ad aver vinto un gran premio, ad essere salito sul podio; detiene anche il record del maggior numero di pole position in una singola stagione (15, nel 2011), di gran premi vinti in una stagione (13, nel 2013, record condiviso con Michael Schumacher) e di gran premi vinti consecutivamente (9 nel 2013).

Gli esordi 1995 Vettel inizia a gareggiare con i kart nel 1995, vincendo numerosi titoli. Nel 2003, passa alle monoposto scoperte dominando il campionato tedesco di Formula BMW con 18 vittorie su 20 corse complessive. Nel 2005 guida per la ASL Mücke Motorsport nella Formula 3 Euro Series, piazzandosi in quinta posizione nella classifica finale con 64 punti e vincendo il premio di migliore debuttante in quella categoria.Nel 2006 nella stessa serie termina invece al secondo posto, preceduto da Paul di Resta, oltre a marcare alcune presenze in Formula Renault 3.5, e, nonostante un infortunio, a correre il Masters di Formula 3 sul circuito olandese di Zandvoort, finendo in sesta posizione e ottenendo il terzo miglior tempo in assoluto, sorprendendo lo stesso manager della ASM, Frédéric Vasseur.

I primi anni in formula 1 BMW 2006-07.Dopo il Gran Premio di Turchia, a seguito della sostituzione di Jacques Villeneuve con Robert Kubica come pilota titolare, diviene il terzo pilota e collaudatore della BMW Sauber, risultando così il pilota più giovane ad aver collaudato una macchina di Formula 1 nelle sessioni libere di qualifica del venerdì, all'età di 19 anni e 53 giorni. (Jaime Alguersuari è il pilota più giovane a competere in un gran premio di Formula 1, mentre Nico Rosberg è il più giovane a guidare una Formula 1 in test privati). È anche il pilota più giovane ad essere stato multato nella categoria: ha ricevuto una multa di 1'000 dollari per aver oltrepassato la velocità massima nella pitlane. Vettel nelle sessioni dei test impressiona tutti piazzando il tempo migliore nella seconda sessione del venerdì in Turchia e ricevendo inoltre i complimenti dallo stesso Michael Schumacher. Il giovane tedesco impressiona anche nelle sessioni di test nel Gran Premio d'Italia, piazzandosi sempre in prima posizione. Viene confermato come test driver per la BMW Sauber nel 2007, continuando però a correre nel campionato World Series by Renault, dove ottiene la prima vittoria al Nürburgring. Dopo il serio incidente occorso a Robert Kubica durante il Gran Premio del Canada, Vettel sostituisce il pilota polacco nel Gran Premio degli Stati Uniti, posizionandosi ottavo e guadagnando così un punto nella sua prima gara inFormula 1. Ha così stabilito il record per il più giovane pilota della Formula 1 ad aver conquistato punti iridati, record durato fino al 16 marzo 2014, quando è stato infranto da Daniil Kvyat a seguito del Gran Premio di Australia. Dal Gran Premio d'Ungheria Vettel sostituisce Scott Speed alla Toro Rosso. Durante il Gran Premio del Giappone, sul circuito del Fuji, è tra i candidati al podio, sotto una pioggia torrenziale, prima di venire coinvolto in un incidente con il pilota della Red Bull Mark Webber. La dinamica dell'incidente, accaduto in regime di safety car, non fu chiarita dalle immagini televisive; successivamente, un video diffuso su YouTube dimostrò che il tamponamento di Vettel con Webber era stato causato da un brusco rallentamento del leader della garaLewis Hamilton, che non fu punito dalla FIA. Sebastian rientrò in lacrime ai box, ma ebbe occasione di rifarsi già durante il gran premio seguente in Cina, nel quale ottenne un eccezionale quarto posto. In virtù di questi risultati Vettel venne confermato dalla Toro Rosso per il 2008.

Anno 2008 Toro Rosso Nelle prime gare del 2008 Vettel non brilla, collezionando ben quattro ritiri nelle cinque gare iniziali. Il suo primo risultato stagionale è in Turchia, dove riesce a classificarsi 17º. Al Gran Premio di Monaco parte in ultima fila e grazie ad una buona strategia arriva 5º conquistando i primi punti della stagione. Nella gara successiva, che si corre in Canada, a Montréal, parte dalla corsia box, ma grazie a molti incidenti e ritiri, e resistendo agli attacchi da parte della McLaren di Kovalainen, riesce ad arrivare 8º conquistando un altro punto nel mondiale. A seguito dell'annunciato ritiro di David Coulthard a fine 2008 Vettel viene ingaggiato dalla Red Bull come pilota titolare per il 2009. L'annuncio viene dato il 17 luglio 2008, alla vigilia del Gran Premio di Germania.Dopo un weekend deludente al Gran Premio d'Ungheriadove si è dovuto ritirare per un surriscaldamento del motore, il pilota tedesco riesce a rifarsi ottenendo il miglior tempo nella prima sessione di prove del venerdì del Gran Premio d'Europa a Valencia. Due settimane dopo, in Belgio, sul circuito di Spa-Francorchamps, conquista 4 punti arrivando 5º, dopo una gara dal finale rocambolesco. Il giorno dopo aver conquistato la pole position nel Gran Premio d'Italia conduce la gara dall'inizio alla fine, nonostante le proibitive condizioni meteorologiche, divenendo il più giovane vincitore di un gran premio di Formula 1 all'età di 21 anni e 73 giorni (record detenuto precedentemente da Fernando Alonso) Salgono sul podio assieme a lui Heikki Kovalainen e Robert Kubica, formando così il podio più giovane mai realizzato in Formula 1. Vettel continua a confermare le sue potenzialità nei Gran Premi successivi, arrivando 5º alla prima edizione del Gran Premio di Singapore e 6º in Giappone, guadagnando così punti nel mondiale piloti che lo portano all'8º posto in classifica a due gare dal termine. In Brasile ultima prova del mondiale 2008, conclude in quarta posizione, togliendosi la soddisfazione di superare, nel corso del 69º giro Lewis Hamilton, e dando l'illusione a Felipe Massa di poter essere lui a vincere il Mondiale. Il brasiliano, invece, conclude la stagione al secondo posto poiché Hamilton a 850 metri dal traguardo riesce a superare Timo Glock riguadagnando la quinta posizione, obiettivo minimo per la vittoria del mondiale. A fine stagione viene confermato il suo passaggio alla squadra Red Bull per il campionato 2009.

Anno 2009 Red Bull nel Gran Premio d'Australia, dopo un'ottima prestazione (era 2º), ha una collisione con Robert Kubica a 3 giri dal termine, che lo mette fuori gioco; viene comunque classificato 13º perché ha percorso più del 90% della distanza totale. Il tedesco verrà successivamente penalizzato dai commissari per aver causato l'incidente, e sarà costretto a retrocedere di 10 posizioni nella griglia di partenza in Malesia. Il 18 aprile in Cina regala alla Red Bull la prima pole position nella storia della scuderia, dopo aver effettuato un solo giro cronometrato in tutte e tre le sessioni di qualifica. 24 ore dopo, sotto la pioggia, riesce a conquistare la sua seconda vittoria in carriera: la Red Bull festeggia il suo primo successo, con doppietta grazie al secondo posto di Mark Webber. In Bahrain continua la striscia positiva per il tedesco, con un 2º posto conquistato partendo dalla seconda fila in griglia. In Spagna, Vettel si qualifica 2º, ma taglia il traguardo in 4ª posizione, dietro al suo compagno di squadra. Questo gli permette di consolidare la sua 3ª posizione nel campionato piloti. A Monaco però l'errore strategico di montare gomme morbide nel primo stint, dopo essere partito dalla seconda fila in griglia, lo fa rallentare notevolmente nei primi giri; dopo il pit-stop poi un errore alla prima curva determina un impatto contro le barriere: Vettel rompe la sospensione posteriore sinistra ed è costretto al ritiro dopo 15 giri. In Turchia ottiene la sua seconda pole position stagionale, dopo aver fatto segnare il miglior tempo in tutte e tre le sessioni di qualificazione; un errore nel corso del primo giro e il cambiamento verso una strategia a tre soste lo costringono ad accontentarsi del 3º posto finale. Anche inGran Bretagna si ripete conquistando la seconda pole-position consecutiva; dopo una gara condotta sempre al comando, conquista la terza vittoria in carriera, il giro più veloce e regala alla Red Bull la seconda doppietta della stagione, realizzando il suo primo hat-trick in Formula 1. In Germania, complice una qualifica non ottima, non va al di là del secondo posto, preceduto dal compagno Webber che ottiene il primo successo in carriera. In Ungheria parte in prima fila, ma alla prima curva si vede infilato dalle McLaren e dalla Ferrari di Kimi Räikkönen disposte del KERS. Con il ferrarista c'è anche un contatto, ma solo nel prosieguo della corsa sarà costretto al ritiro a causa del cedimento di una sospensione. A Valencia nelle prove libere rompe il motore e in gara parte con il rischio che si verifichino anomalie al motore, cosa che puntualmente accade, anche se ormai la sua corsa era compromessa a causa di un pit-stop infelice. I propositi di vittoria nel mondiale si affievoliscono, visto che adesso ha solo due motori a disposizione nelle rimanenti sei corse e se userà un terzo propulsore dovrà partire dieci posizioni indietro, come da regolamento. A Spa-Francorchampsin Belgio conquista la terza piazza, dopo una serie di giri veloci, dietro a Kimi Räikkönen su Ferrari e Giancarlo Fisichella sulla Force India, portandosi così nuovamente al 3º posto nel campionato piloti. A Monza la Red Bull non è competitiva e lo relega a lottare a centroclassifica per tutto il week end. Riesce comunque a classificarsi 8º e ad ottenere un punto mondiale dopo un duello al limite con Fisichella, e avvantaggiandosi del ritiro di Hamilton all'ultimo giro. Sembra andare meglio nel Gran Premio di Singapore dove dopo aver ottenuto la prima fila sulla griglia di partenza, tallona Hamilton per gran parte della gara, prima di subire un drive-through che lo relegherà al 4º posto finale Trova comunque il riscatto la settimana dopo a Suzuka dominando in qualifica e vincendo la gara e, soprattutto, tenendo ancora aperta la lotta al mondiale. A San Paolo arriva sotto la bandiera a scacchi al 4º posto dopo essere partito dalla 16ª casella: sale in questo modo al secondo posto nel mondiale piloti, ma si trova ad uno svantaggio incolmabile da Jenson Button, ormai matematicamente campione del mondo. Vettel vince l'ultima gara della stagione sul nuovo circuito di Abu Dhabi, laureandosi vice-campione del mondo.

Anno 2010 Anche nel 2010 Vettel e Webber formano la coppia della scuderia Red Bull, che, seppur a volte poco affidabile, si confermerà anche quest'anno la macchina più competitiva. Nella prima gara della stagione, il Gran Premio del Bahrain, il tedesco parte dalla pole position e rimane in testa per buona parte della corsa, fino a quando un problema agli scarichi della vettura lo costringe a rallentare e a retrocedere, cedendo le posizioni agli avversari, e giungendo quarto. Analoga situazione si verifica in Australia, la gara successiva, ma con esiti peggiori: dopo esser partito dalla pole position, e aver dominato per 26 giri, viene costretto al ritiro. Inizialmente si pensa a un problema all'impianto frenante, ma poi si scopre che la causa del guasto era un dado che fissava la ruota anteriore sinistra. Nel terzo gran premio della stagione, disputato in Malesia, Vettel, partendo dalla terza posizione nella griglia di partenza, guadagna la leadership della gara, bruciando all'avvio sia Nico Rosberg che il compagno di squadra Mark Webber. In questo gran premio la sua monoposto prosegue senza guasti, giungendo al traguardo davanti allo stesso Webber. Grazie a questo risultato, nella classifica piloti, riesce a agganciare la terza posizione, a pari punti con il ferraristaFernando Alonso. Dopo un sesto posto ottenuto nel Gran Premio di Cina, quarta gara del campionato, al rientro in Europa, nel Gran Premio di Spagna accusa problemi con le gomme che lo costringono ad un pit stop imprevisto, chiudendo la gara in 3ª posizione, dietro al compagno vittorioso. Nel prestigioso Gran Premio di Monaco, parte dalla terza piazza, dietro laRenault di Robert Kubica, ma riesce a sorpassarlo al via, piazzandosi 2º, di nuovo alle spalle del compagno di team Mark Webber, vincitore della gara. Nel Gran Premio di Turchia, il tedesco mentre si trova in 2ª posizione alle spalle di Webber, nel tentativo di sorpassarlo urta con la sua monoposto, finendo fuori pista: Vettel è costretto al ritiro, mentre Webber, rientrato in pista, finisce la gara terzo. Nella gara successiva, in Canada, in un circuito non particolarmente favorevole alle Red Bull, Vettel si piazza ai piedi del podio, al 4º posto. Nel Gran Premio d'Europa, a Valencia, ottiene la sua seconda vittoria stagionale, aiutato da una Safety-Car che blocca le vetture che lo seguivano, consentendogli una comoda amministrazione. Nel Gran Premio di Gran Bretagna, a causa della rottura di uno pneumatico nei primi giri per un contatto con Lewis Hamilton, ottiene il 7º posto mentre il compagno, Webber, va a vincere la terza gara della stagione. Nel Gp di casa ottiene un 3º posto, dopo essersi fatto sopravanzare in partenza sia da Massa che da Alonso. Nel Gran Premio d'Ungheria, Vettel ottiene la sua 4º pole position di fila, non sfruttandola in gara: lascia troppo spazio tra sé e la vettura che lo precede (quella di Webber) in regime di Safety-Car e, come da regolamento, viene penalizzato con un drive through. Termina la gara in 3ª posizione. Al rientro dalla pausa estiva non riesce ad andare in zona punti nel Gran Premio del Belgio: al 18º giro, mentre è terzo dietro i due piloti della McLaren Hamilton e Button, tenta un sorpasso nei confronti di quest'ultimo, causando una collisione che mette l'inglese fuori gioco; Vettel viene penalizzato e finisce in fondo al gruppo, dove ha un nuovo incidente con Liuzzi: la foratura che ne consegue non gli consente di muovere la classifica, nonostante nei giri finali una fitta pioggia pare favorire le sue gomme da bagnato. Nella gara successiva, il Gran Premio d'Italia, ottiene il sesto posto in griglia di partenza, il suo peggior risultato in qualifica della stagione. Dopo aver disputato una gara difficile a causa di alcuni problemi all'impianto frenante, riesce a terminare al quarto posto, grazie soprattutto ad un'azzardata strategia ad un solo pit stop, effettuato al penultimo giro di gara. Nel Gran Premio di Singapore, Fernando Alonso gli strappa la pole position per pochissimi millesimi. In un circuito dove è difficilissimo sorpassare, Vettel rimane costantemente dietro il ferrarista, girando sui suoi stessi tempi, e giungendo al traguardo a soli 2 decimi dallo stesso, in seconda posizione. Nel Gran Premio del Giappone il dominio Red Bull è netto: doppietta sia in qualifica che in gara (disputatesi entrambe nella giornata di domenica, a causa della pioggia che aveva reso impraticabile la pista il sabato), con il tedesco davanti a Webber. Ma nel successivo Gran Premio di Corea, nonostante l'ennesimo strapotere della sua vettura è costretto al ritiro a pochi giri dalla fine, quando conduceva la corsa, per l'improvvisa rottura del motore. Nella penultima gara, in Brasile conquista la seconda posizione in griglia e la vittoria. Grazie a questo risultato, e al secondo posto di Mark Webber, la Red Bull si aggiudica il titolo costruttori del campionato 2010. Nell'ultimo gran premio della stagione, ad Abu Dhabi, nonostante i  pronostici per la conquista del titolo piloti siano tutti a favore del leader del mondiale Fernando Alonso, si laurea campione del mondo senza mai essere stato in testa alla classifica: Vettel infatti vince la gara e, grazie al modesto settimo posto ottenuto da Alonso (frutto di una errata strategia di gara al muretto Ferrari) e all'ottavo di Webber (sulla stessa strategia dell'asturiano), riesce ad aggiudicarsi il titolo per soli 4 punti sul rivale. Con i suoi 23 anni diventa il più giovane campione del mondo della storia della Formula 1, soffiando il record all'inglese Lewis Hamilton per soli 6 mesi.

Anno 2011 la Red Bull parte col favore dei pronostici. Vettel, sempre affiancato da Webber, comincia il campionato col piede giusto: vince la prima gara nel Gran Premio d'Australia, dominando la corsa dopo aver conquistato la pole position, precedendo la McLaren di Lewis Hamilton e il sorprendente russo Vitaly Petrov. Anche nel Gran Premio della Malesia si ripete, conquistando pole position e vittoria. Nel Gran Premio di Cina spreca la terza pole stagionale con una partenza lenta, arrivando al tragiardo dietro il pilota britannico della McLaren Lewis Hamilton. Nel Gran Premio di Turchia, parte per la quarta volta in pole position e ottiene la terza vittoria in campionato, davanti al compagno di team Mark Webber e al ferrarista Fernando Alonso. Nel Gran Premio di Spagna, vince la quarta gara su cinque rafforzando la leadership in classifica. Il 29 maggio vince anche nel Gran Premio di Monaco. Il 12 giugno arriva secondo nello spettacolare Gran Premio del Canada; dopo varie interruzioni e dopo aver dominato per 69 giri e mezzo, messo sotto pressione da Jenson Button, sbaglia la curva e regala all'inglese una vittoria insperata. Due settimane dopo a Valencia, si aggiudica il Gran Premio d'Europa, portando a 77 punti il suo vantaggio su Button e su Webber. L'11 settembre vince il Gran Premio d'Italia, ottenendo anche la Coppa del 150º anniversario dell'Unità d'Italia. Si laurea campione del mondo per la seconda volta consecutiva in carriera a soli 24 anni di età in Giappone arrivando terzo dietro a Button e Alonso.[16]Nella storia della categoria diventa il più giovane bicampione. Nel Gran Premio d'India trionfa ancora e vince l'undicesimo Gran Premio della stagione partendo dalla pole. Nel corso dell'anno ha indossato quasi sempre caschi con livree diverse, dipinte appositamente da Jens Munser.

La stagione 2012 comincia con un 2º posto in Australia. In Malesia tocca la vettura di Narain Karthikeyan, forando il suo pneumatico e chiudendo 11º. In Cina giunge 5º, dietro anche al suo compagno di squadra. In Bahrain compie il cosiddetto Hat Trick vincendo ottenendo pole (prima in stagione) e giro veloce; torna inoltre al comando delle classifica mondiale con 53 punti davanti a Lewis Hamilton (49) e al suo compagno di squadra Mark Webber (48). Le gare successive sono altalenanti, infatti dopo la vittoria in Bahrain il tedesco, a causa di prestazioni opache (Webber riesce addirittura a vincere a Monaco) non va a podio per 4 gare perdendo terreno su Alonso, leader del campionato. Dietro al compagno vittorioso anche in Inghilterra, in Germania Vettel giunge dapprima secondo alle spalle di Alonso, ma per un sorpasso irregolare ai danni Button viene retrocesso alla quinta posizione. Dopo quasi 6 mesi Seb torna a vincere nel Gran Premio di Singapore; decisivo è però il ritiro di Hamilton, dominatore incontrastato della gara fino a quel momento. I successivi due gran premi,Giappone e Corea, vengono dominati da Sebastian. In Giappone ottiene il suo secondo Grand Chelem (Pole position, giro veloce, vittoria e in testa dall'inizio alla fine). In Corea parte in 2ª posizione, ma passa subito davanti a tutti sorpassando il suo compagno di squadra Mark Webber, con sospetti problemi al Kers. Inoltre, torna in testa al mondiale piloti con +6 punti di distacco da Fernando Alonso. Nel Gran Premio D'India parte in prima posizione dove ci rimane per tutta la durata della gara raggiungendo così la sua quarta vittoria consecutiva e la quinta stagionale; Aumenta inoltre il distacco su Fernando Alonso portandosi a +13 punti a tre gare dalla fine. Nelle prove cronometrate del Gran Premio di Abu Dhabi ottiene il terzo tempo, ma irregolarità nella quantità di benzina a bordo al termine delle qualifiche (nel serbatoio era rimasto meno di un litro di benzina, limite minimo imposto dalla Federazione) viene retrocesso all'ultimo posto. Vettel e la Red Bull decidono di sostituire il cambio, partendo così dalla pit-lane, in penultima posizione davanti a Pedro de la Rosa, anch'egli partito dai box. Nonostante due contatti nelle prime fasi di gara che lo costringono anche ad un pit-stop anticipato per sostituire l'ala anteriore, danneggiata nello scontro con un cartello di polistirolo e a seguito di un contatto con Bruno Senna, Sebastian riesce a rimontare e, grazie anche al duplice ingresso della safety car, a pochi giri dal termine sorpassa Jenson Button e si classifica in terza posizione. Riesce, pertanto, a limitare i danni nel Mondiale: infatti, il suo rivale Fernando Alonso arriva davanti a lui, in seconda posizione dietro al finlandese Kimi Raikkonen, guadagnando solo 3 punti sul tedesco, che mantiene un vantaggio di 10 punti a due gare dal termine. Nel Gran Premio degli Stati Uniti parte in pole-position davanti a Lewis Hamilton e Mark Webber. Alla partenza scatta e mantiene la prima posizione fino al giro 46 dove un doppiaggio (la HRT di Narain Karthikeyan) non gli permette di avere piena accelerazione sul rettilineo. In questo modo Hamilton può sfruttare il DRS. Vettel giunge 2º al traguardo, davanti a Fernando Alonso, portando a +13 il distacco sul secondo in classifica iridata. Nell'ultima gara inBrasile giunge solo sesto con il rivale Alonso che conquista il secondo gradino del podio. Tuttavia, Vettel riesce ad aggiudicarsi il suo terzo titolo mondiale con 3 punti di vantaggio sullo spagnolo a soli 25 anni di età.

Nel 2013 la Red Bull si confermò tra le vetture più competitive, pur non risultando inizialmente superiore alle rivali come era accaduto nel 2011. Nella gara d'apertura in Australia Vettel giunse al traguardo in terza posizione dopo essere partito dalla pole position. Nel successivo Gran Premio della Malesia il pilota tedesco conquista la prima vittoria stagionale. A fine gara, però, Vettel viene coinvolto in una polemica con il suo compagno di squadra Mark Webber, che lo accusa di averlo sopravanzato nonostante la scuderia avesse imposto ai piloti di mantenere le posizioni congelate dopo l'ultimo cambio gomme. Portatosi in testa alla classifica generale grazie a questa affermazione, vi rimane nelle gare successive. Nuovamente vittorioso in Bahrein, Vettel consolida il suo primato con un quarto posto in Spagna e un secondo a Monaco, conquistando poi il terzo successo stagionale a Montreal. Nel Gran Premio di Gran Bretagna, invece, il pilota tedesco è costretto al ritiro per un problema meccanico, vedendo ridursi il suo vantaggio sugli avversari. Nelle gare successive, però, Vettel domina nettamente, cogliendo sette vittorie in otto Gran Premi e aggiudicandosi il quarto titolo mondiale consecutivo in occasione del Gran Premio d'India, tre corse prima della fine del mondiale. Il pilota tedesco raggiunge così Alain Prost nella classifica dei piloti più vincenti di sempre, alle spalle dei soli Michael Schumacher eJuan Manuel Fangio. Nel finale di stagione Vettel continua la sua striscia di successi, arrivando a otto vittorie consecutive nel Gran Premio degli Stati Uniti e battendo il record di sette successi consecutivi che apparteneva ad Alberto Ascari e Michael Schumacher. Il pilota tedesco si migliorò ulteriormente nel conclusivo Gran Premio del Brasile, cogliendo la nona vittoria consecutiva. Grazie a questo successo Vettel chiuse il campionato con 397 punti, battendo il suo stesso record di punti conquistati in una stagione (392 nel 2011).

L'anno 2014 inizia in maniera molto più problematica per il quattro volte campione del mondo, ora affiancato da Daniel Ricciardo. Con l'introduzione dei nuovi V6 turbo, infatti, la Red Bull - Renault non è più la monoposto di riferimento, venendo nettamente soppiantata dalla Mercedes. Nei test invernali Vettel fatica ad accumulare chilometri, fermato a più riprese da problemi di affidabilità. Anche nell'inaugurale Gran Premio d'Australia il pilota tedesco deve ritirarsi nelle prime fasi di corsa per un problema tecnico. Vettel si rifà già nel successivo Gran Premio della Malesia, conquistando il terzo posto alle spalle di Lewis Hamilton e Nico Rosberg. Nel prosieguo della stagione, però, il quattro volte campione del mondo risulta meno efficace del compagno di squadra, che conquista tre vittorie, facendo segnare solo un altro terzo posto nel Gran Premio del Canada e un secondo posto nel Gran Premio di Singapore. Durante il pre-qualifica del Gran Premio di Suzuka, Vettel annuncia il suo addio alla Red Bull al termine della stagione, affermando di rivelare al più presto i piani per il suo futuro;ciò avviene il successivo 20 novembre quando viene annunciato il suo passaggio alla Scuderia Ferrari per la stagione 2015. Il 29 novembre prova per la prima volta una Ferrari, testando a Fiorano la F2012.

E' il primo pilota che scrive sul proprio casco "29.11.14 il mio primo giorno in Ferrari"

L'anno 2015 inizia l'avventura "ROSSA" Sebastian firma con la casa di Maranello, in coppia con Kimi, insieme cercheranno di riportare la Ferrari dove merita di essere. Stagione terminata Sebastian vince 3 gare e termina 3° con 278 punti.

L'anno 2016 Continua l'avventura "ROSSA"  di Sebastian con la casa di Maranello, in coppia con Kimi, insieme cercheranno di portare il titolo a Maranello. Ma non è cosi anno da dimenticare zero vittorie sette podi Vettel finisce 4° nel mondiale piloti con 212 punti.

L'anno 2017 sta per iniziare presentata la vettura 2017 la SF70H la coppia rimane la stessa speriamo bene...... Ma cosi non è la stagione vede Vettel dominare all'inizi poi la sfortuna si abbatte su la Ferrari con ritiri di vario genere, terminando così secondo nel mondiale con 317 punti.

L'anno 2018 è alle porte Sebastian è motivatissimo vista la sfortuna dell'anno precedente........

Campione del mondo piloti 4 volte consecutive con la Red Bull

ANNO 2010 2011 2012 e 2013....

I suoi record

Più giovane pilota che ha segnato una pole position (21 anni e 72 giorni)
Più giovane pilota che ha segnato un podio (21 anni e 73 giorni)
Il più giovane vincitore del Grand Prix (21 anni e 73 giorni)
Il più giovane campione del mondo (23 anni e 134 giorni)
Il più giovane vincitore di quattro campionati del mondo (26 anni e 116 giorni)
La maggior parte Grand Prix vince in una stagione (13, 2013)
La maggior parte dei giri in una sola stagione (739 2011)
La maggior parte dei podi in una sola stagione (17, 2011)

La maggior parte delle pole position in una stagione (15, 2011)

PALMARES

Stagione 2007 Bmw Sauber e Toro Rosso 14° in classifica

Stagione 2008 Toro Rosso 8° in classifica

Stagione 2009 Red Bull 2° in classifica

Stagione 2010 "Campione del mondo Red Bull

Stagione 2011 "Campione del mondo Red Bull

Stagione 2012 "Campione del mondo Red Bull

Stagione 2013 "Campione del mondo Red Bull

Stagione 2014 5° in classifica

Dalla stagione 2015 in Ferrari

Gli piace chiamare le sue monoposto per nome battezzandole di persona:

"Eva" la Ferrari SF15-T Vettura stagione 2015

"Margherita" la Ferrari SF16-H Vettura stagione 2016

"Gina" la Ferrari SF70H Vettura stagione 2017

Stagione 2015 Ferrari 3° punti 278

Stagione 2016 Ferrari 4° punti 212

Stagione 2017 Ferrari 2° punti 317

 

Kimi Raikkonen

Kimi-Matias Raikkonen

Numero vettura 7

Nasce ad Espoo (Finladia) il 17 ottobre 1979

1 volta campione del mondo Ferrari (2007)

Nato in una famiglia non molto facoltosa, ad otto anni Räikkönen mosse i primi passi nel kart. Nel 1999 approdò nel campionato britannico di Formula Renault, con il team Manor. L'anno successivo conquistò il titolo grazie a 7 vittorie su 10 gare, 7 pole e 6 giri veloci. Nello stesso anno, gareggiò anche nella Formula Renault internazionale, dove ottenne 2 vittorie, 2 pole e 2 giri veloci. Su 23 gare alle quali aveva partecipato fino a quel momento in monoposto, Kimi aveva avuto successo in oltre il 50%, ottenendo 13 vittorie, fatto che attirò l'attenzione di Peter Sauber dell'omonima scuderia di Formula 1.

Quest'ultimo lo invitò ad una sessione di test sulla pista del Mugello, questa volta attirando anche l'attenzione del plurititolato Michael Schumacher, lì presente per dei collaudi con la Ferrari; al test prese parte anche il collaudatore del team Sauber, Enrique Bernoldi, fortemente spinto dallo sponsor Red Bull verso un posto da titolare per la stagione successiva. I tempi sul giro del giovane finlandese furono eccellenti e migliori di quelli di Bernoldi, tanto che Peter Sauber decise di ingaggiarlo per il campionato 2001 (pur contro il parere di Helmut Marko che continuava a spingere fortemente per il brasiliano): per la prima volta nella storia esordiva in F1 un pilota che aveva disputato sino a quel momento solo 23 gare, di cui peraltro nessuna nelle tradizionali formule propedeutiche alla massima categoria motoristica (quali la Formula 3 o Formula 3000)

Il debutto con la Sauber 2001 Il debutto in Formula 1 avviene nel Gran Premio d'Australia, con una superlicenza FIA provvisoria valida per le prime sei gare, al volante di una Sauber-Petronas. Il suo debutto fu impressionante, arrivando al 6º posto e guadagnando il primo punto mondiale. Singolare un episodio: pare che Kimi si sia addormentato in macchina pochi minuti prima della partenza, dimostrando di non patire per nulla la tensione del debutto in Formula 1. Dopo la corsa la federazione sportiva concesse definitivamente la superlicenza

Nell'anno 2002 passò alla McLaren-Mercedes, che versò una somma pari a 50 milioni di euro per averlo in squadra insieme a David Coulthard.Al debutto con la nuova scuderia, colse il primo podio della carriera giungendo 3º nel Gran Premio d'Australia ed ottenendo il giro più veloce. Nel Gran Premio di Francia a Magny-Cours sfiorò la prima vittoria ma, a pochi giri dalla fine, scivolò su una macchia d'olio non segnalata lasciata dalla Toyota di McNish alla curva Adelaide e venne sorpassato da Michael Schumacher, terminando la gara in seconda posizione.

Nel 2003 la sfida al titolo contro Schumacher e Montoya per Räikkönen fu estremamente positivo: pur disponendo della vettura dell'anno precedente seppur modificata (la MP4-18 non gareggiò mai), si ritrovò leader all'interno del suo team e si giocò la vittoria del mondiale sino all'ultima gara. Dopo un terzo posto iniziale ottenuto nel Gran Premio d'Australia, in Malesia arrivò la prima vittoria in carriera. Nel Gran Premio del Brasile venne dato per vincitore ma nei giorni successivi la vittoria fu assegnata a Giancarlo Fisichella per un errore dei commissari. La stagione continuò con buoni risultati e grazie ai numerosi podi conquistati, Räikkönen rimase in lotta per il titolo mondiale fino all'ultimo gran premio, contro il pilota della Ferrari Michael Schumacher e il pilota della Williams Juan Pablo Montoya. Alla fine della stagione si classificò 2º con 91 punti complessivi, solamente due in meno del campione tedesco e davanti al colombiano.

La stagione 2004 fu meno fortunata, costellata da numerosi ritiri per guasti meccanici, a causa della scarsa competitività della vettura. Dopo poche gare il finlandese venne inoltre a conoscenza che per l'anno successivo avrebbe avuto un nuovo compagno di squadra: il colombiano Juan Pablo Montoya, proveniente dalla Williams. A metà stagione il team fornì una vettura profondamente modificata e i risultati iniziarono a migliorare: a Silverstone ottenne la pole e insidiò Michael Schumacher fino all'ultimo giro, dovendosi poi accontentare del secondo posto. Due settimane più tardi in Germania, invece, fu costretto al ritiro mentre duellava con il tedesco quando era al comando, mentre nel Gran Premio del Belgio a Spa-Francorchamps riuscì a vincere dopo una gara in cui si rese protagonista di numerosi sorpassi anche ai danni di Michael Schumacher il quale, giungendo comunque secondo al traguardo, riuscì ad aggiudicarsi il titolo mondiale.

Nel 2005 la battaglia per l'iride con Alonso Dopo un inizio difficile, nel 2005 Räikkönen dimostrò di poter lottare per il mondiale con il rivale Fernando Alonso. Il finlandese, nonostante un forte ritardo dalla vetta del mondiale dopo le prime quattro gare, riuscì a ridurre il distacco con due vittorie consecutive in Spagna e Monaco, ed altre quattro in Canada, Ungheria, Turchia e Belgio. Nel Gran Premio d'Europa fu però vittima di un cedimento alla sospensione quando era leader della gara. Il finlandese fu spesso colpito da rotture al propulsore ed è stato più volte costretto a rimontare, riuscendo comunque a portarsi per ben 7 volte sul primo gradino del podio. La stagione si concluse poi con una vittoria in Giappone, ottenuta a seguito di una delle più belle gare della sua carriera. Partendo 17º in griglia, si rese subito protagonista di sorpassi ai danni di Michael Schumacher e del già laureato campione del mondo Fernando Alonso. Grazie anche ad un'ottima strategia ai box, riuscì a portarsi alle spalle di Giancarlo Fisichella a 5 giri dalla fine e completò la sua rimonta compiendo un bellissimo sorpasso a danni del romano a poche curve dalla bandiera a scacchi. I problemi di affidabilità della McLaren, oltre che un inizio di stagione difficile in cui perse terreno in classifica nei confronti dei rivali, vanificarono gli sforzi consegnando il titolo ad Alonso e alla Renault. In questa stagione su 19 gare ha ottenuto ben 10 giri veloci in gara, record assoluto detenuto a pari merito con Michael Schumacher.

Nel 2006 la mancanza di affidabilità e di competitività della sua McLaren-Mercedes lo esclusero subito dalla lotta per il titolo mondiale e non riuscì a vincere nessun gran premio, conquistando ugualmente 65 punti, 3 pole position e terminando al quinto posto alle spalle dei piloti Ferrari e Renault. Sfiorò la vittoria solo in Ungheria dove però fu costretto al ritiro per un incidente con il doppiato Vitantonio Liuzzi e a Monaco dove si ritirò ancora per guai tecnici, nonostante fosse l'unico pilota in pista a tenere il ritmo di Alonso.A Monza, quando il tedesco ufficializzò il suo ritiro, la Ferrari confermò l'ingaggio di Räikkönen come successore e il finlandese concluse la gara secondo proprio dietro a Michael Schumacher

Nel 2007 la prima esperienza in Ferrari la vittoria del titolo mondiale Il debutto al volante della F2007, la nuova macchina della Ferrari che ha utilizzato nel corso del mondiale di Formula 1 2007, avvenne il 30 gennaio 2007 a Valencia. Iniziò la stagione vincendo il Gran Premio d'Australia dove ottenne pole position e giro più veloce (solo Fangio e Mansell erano riusciti a fare altrettanto al debutto con una Ferrari). Le due gare successive gli fanno conquistare due terzi posti, il primo in Malesia, dove il motore era stato limitato nei giri a causa di una piccola perdita d'acqua sul finire del Gran Premio d'Australia, ed uno in Bahrain. Le successive gare furono più travagliate con un ritiro in Spagna a causa di un problema elettronico, un ottavo posto a Monaco, dove era partito 15º a causa di un errore in qualifica, un quinto in Canada e un quarto negli Stati Uniti. Il finlandese centrò due vittorie consecutive nel Gran Premio di Francia, superando al via l'inglese Lewis Hamilton della McLaren e al 46º giro il compagno Felipe Massa grazie alla tattica dei pit-stop, e in Gran Bretagna, ma a questi risultati seguirono un ritiro e tre secondi posti. A Monza, inoltre, Räikkönen ebbe anche un incidente abbastanza grave nelle libere. In Belgio, dopo aver ottenuto la pole position, il finlandese tornò sul gradino più alto del podio, portando insieme a Felipe Massa alla Ferrari il quindicesimo titolo costruttori. Nel Gran Premio del Giappone, in una gara sotto la pioggia, Räikkönen si ritrovò nelle ultime posizioni a causa di un'errata scelta delle gomme ma rimontò fino al terzo posto. Con 17 punti da recuperare ad Hamilton su 20 disponibili, il mondiale sembrava ormai chiuso, ma grazie alle vittorie in Cina e in Brasile e il conseguente ritiro di Hamilton in Cina ed il settimo posto in Brasile, il finlandese riuscì a conquistare il suo primo titolo mondiale. Nelle ore successive al termine della gara brasiliana venne aperta un'inchiesta dalla FIA sulle Williams di Rosberg, quarto in gara, e di Nakajima e sulleBMW Sauber di Heidfeld e Kubica, rispettivamente sesto e quinto, per le temperature fuori norma della benzina. L'inchiesta comunque non portò alla squalifica dei piloti coinvolti, e il titolo di Räikkönen venne confermato,anche dopo l'udienza definitiva del 15 novembre.

La stagione 2008 non iniziò sotto i migliori auspici per il finlandese: alla prima gara in Australia, a Melbourne, si ritirò a 4 giri dal traguardo e venne riammesso in classifica solo in un secondo tempo per via di una squalifica inflitta a Rubens Barrichello. Ritrovò prestazioni in Malesia, a Sepang, vincendo la gara autorevolmente, superando con una sosta ai box ritardata il compagno di squadra Felipe Massa. Sul Circuito di Manama, in Bahrein, tagliò il traguardo secondo dietro al suo compagno di squadra e davanti a Robert Kubica. Al Gran Premio di Spagna disputò la miglior gara della stagione, con pole position, vittoria e giro veloce. Nelle gare successive Räikkönen non ottenne prestazioni brillanti, in gran parte dovute a delle mediocri qualifiche, con un ritiro al Gran Premio del Canada (tamponato da Hamilton in corsia box durante una sosta con safety-car), un secondo posto in Francia, dove aveva anche conquistato la duecentesima pole position per la Ferrari e condotto più di metà gara in testa, quando fu vittima di un problema allo scarico che ne compromise le prestazioni, un quarto posto a Silverstone ed un sesto ad Hockenheim. Räikkönen tornò sul podio al Gran Premio d'Ungheria, conquistando il terzo posto, salvo poi disputare altre gare senza ottenere buoni risultati, con un ritiro a Valencia, un altro a Spa-Francorchamps, in cui era al comando fino all'uscita di pista a 2 giri dalla fine sotto la pioggia, un nono posto a Monza nella gara di casa dellaFerrari ed un ennesimo ritiro (causa incidente contro le barriere) nella gara notturna di Singapore.Nelle restanti tre gare Räikkönen ritornò competitivo, accettando di fare da gregario al compagno Massa ed aiutarlo a conquistare il titolo, per cui il brasiliano era ancora in corsa assieme a Lewis Hamilton. Al Gran Premio del Giappone, in Cina e in Brasile concluse quindi con tre terzi posti, utili alla Ferrari solo per la conquista del campionato costruttori, poiché Felipe Massa, nonostante la vittoria nel gran premio di casa in Brasile, non riuscì a conquistare il titolo, che andò invece a Lewis Hamilton.

La stagione 2009 il momentaneo abbandono della Formula 1. La stagione 2009 non si aprì per niente bene per il finlandese. La Ferrari non era veloce e performante come quella degli anni precedenti e nelle prime tre gare della stagione, in Australia, Malesia e Cina, Räikkönen non riuscì mai ad andare a punti, facendo segnare rispettivamente un ritiro (problemi al differenziale), un quattordicesimo (gli furono montate le gomme da full wet durante l'asciutto ed alla fine ebbe problemi al Kers) ed un decimo posto (ebbe una perdita di potenza del motore all'inizio della gara e problemi di grip). I primi 3 punti arrivarono con il sesto posto in Bahrain, mentre in Spagna, dove aveva fatto segnare la sua ultima vittoria in Formula 1 nel 2008, si ritirò per problemi di natura idraulica. Il primo podio stagionale arrivò al Gran Premio di Monaco, dove il finlandese chiuse in terza posizione dopo aver perso la pole position a favore di Button per soli 40 millesimi. Nelle successive tre gare, in Turchia, Gran Bretagna e Germania, il pilota finlandese ottenne appena un punto, frutto di un ottavo posto aSilverstone, facendo segnare rispettivamente un nono posto ed un ritiro per la rottura del motore negli altri due Gran Premi. Dal Gran Premio d'Ungheria, nel quale la squadra perse Massa per infortunio, le prestazioni della Ferrari e parallelamente del finnico migliorarono in modo considerevole: già all'Hungaroring Räikkönen conquistò il secondo posto alle spalle di Lewis Hamilton dopo un'ottima partenza. Salì di nuovo sul podio sul cittadino di Valencia, dove giunse terzo al traguardo. La prima vittoria stagionale arrivò nel Gran Premio del Belgio sul Circuito di Spa-Francorchamps, sul quale aveva già vinto tre volte in carriera. Il pilota finlandese, partito dalla sesta posizione, approfittò al meglio della presenza del KERS sulla propria vettura, prendendo la testa della corsa al via e difendendosi dagli attacchi di Giancarlo Fisichella. Nel successivo Gran Premio d'Italia Räikkönen centrò il quarto podio consecutivo, piazzandosi terzo grazie al ritiro per incidente diHamilton all'ultimo giro. Nella notturna di Singapore il finlandese interruppe la serie positiva e si dovette accontentare del decimo posto dopo un weekend difficile per le Ferrari. Nella settimana successiva venne annunciato il suo addio alla scuderia di Maranello, per far spazio al pilota spagnolo Fernando Alonso a partire dalla stagione 2010. Subito si diffuse la voce di suo un ritorno alla McLaren per affiancare Hamilton, considerata dal pilota finlandese l'unica valida alternativa alla scuderia di Maranello, trattativa che poi non si concretizzò. Nonostante questo aspetto legato al mercato e la scarsa competitività della vettura, il cui sviluppo era stato fermato da tempo, nel Gran Premio del Giappone a Suzuka Räikkönen riuscì a conquistare un quarto posto, tenendo aperta la lotta con la McLaren per il terzo posto nel mondiale costruttori. Al Gran Premio del Brasile il pilota finlandese giunse sesto al traguardo nonostante una collisione con Mark Webber nelle prime fasi di gara e un inconveniente durante il pit stop, quando la sua vettura fu investita dalla benzina persa dalla McLaren di Heikki Kovalainen, ripartito dai box con il tubo della benzina ancora attaccato. Nell'ultima gara della stagione, disputata adAbu Dhabi, il pilota finlandese non riuscì a far meglio del dodicesimo posto, chiudendo la stagione in sesta posizione con 48 punti.

L'anno 2012 il ritorno nel circus alla Lotus Dopo trattative anche con la Williams,il 29 novembre 2011 fu ufficializzato il suo ritorno in Formula 1 alla guida della Lotus.[Räikkönen tornò alla guida di una Formula 1 il 24 gennaio 2012, in un test organizzato appositamente per lui dalla scuderia sul circuito di Valencia. ll pilota finlandese non iniziò il campionato nella maniera migliore, venendo escluso dalla Q1 nell'inaugurale Gran Premio d'Australia e partendo quindi in diciassettesima posizione. In gara Räikkönen rimontò fino al settimo posto finale. Nel successivo Gran Premio della Malesia il pilota finlandese chiuse nuovamente a punti, tagliando il traguardo al quinto posto nonostante cinque posizioni di penalità sulla griglia di partenza per la sostituzione del cambio. Nel Gran Premio di Cina Räikkönen lottò per le posizioni di testa fino alle ultime tornate, quando passò dalla seconda alla quattordicesima posizione finale a causa di un improvviso calo nelle prestazioni degli pneumatici. Nel successivo Gran Premio del Bahrain il pilota finlandese andò a podio per la prima volta dal suo ritorno in Formula 1, chiudendo la gara alle spalle di Sebastian Vettel dopo essere scattato dall'undicesima posizione. Dopo un altro podio nel Gran Premio di Spagna, aMonaco e in Canada Räikkönen fece segnare delle prestazioni piuttosto opache, pur chiudendo in zona punti in entrambe le occasioni. Nelle cinque gare seguenti Räikkönen ottenne degli ottimi risultati, inserendosi nella lotta per il titolo mondiale. Dopo aver chiuso in seconda posizione il Gran Premio d'Europa e in quinta il Gran Premio di Gran Bretagna, il pilota finlandese conquistò infatti tre arrivi a podio consecutivi, con due terzi posti in Germania (approfittando di una penalità inflitta a Sebastian Vettel) e in Belgio ed un secondo inUngheria, che gli permisero di portarsi a 33 punti di distacco dal leader del mondiale Fernando Alonso. Nel Gran Premio d'Italia il pilota finlandese chiuse la gara in quinta posizione, alle spalle delle Ferrari di Alonso e Felipe Massa. Nei successivi Gran Premi Räikkönen continuò ad andare a punti, non riuscendo però a confermarsi nelle posizioni di vertice e chiudendo in sesta posizione a Singapore e in Giappone ed in quinta nel Gran Premio di Corea. Nonostante questi risultati non particolarmente brillanti il pilota finlandese risalì in terza posizione nella classifica generale, rimanendo matematicamente in lotta per il titolo mondiale. Al Gran Premio di Abu Dhabi Räikkönen conquistò la prima vittoria dal Gran Premio del Belgio 2009, dominando la gara dopo il ritiro per problemi meccanici di Lewis Hamilton, fino a quel momento in prima posizione. La vittoria non fu, però, sufficiente a tenere aperte le speranze di conquistare il titolo mondiale, poiché i suoi principali rivali, Fernando Alonso e Sebastian Vettel, arrivarono subito alle sue spalle. Nelle ultime due gare della stagione Räikkönen non ottenne risultati particolarmente brillanti, chiudendo al sesto posto ad Austin e addirittura decimo e doppiato nel conclusivo Gran Premio del Brasile. Tuttavia, il ritiro di Lewis Hamilton in quest'ultima occasione gli garantì il terzo posto nel mondiale, con 207 punti.

 

L'anno 2013 Rimasto alla Lotus, Räikkönen iniziò positivamente la stagione 2013, conquistando la vittoria ed il giro veloce nella gara inaugurale in Australia, dopo essere scattato dalla settima posizione in griglia. Dopo essere giunto settimo in Malesia, conquista tre secondi posti consecutivi, rispettivamente nei Gran Premi di Cina, Bahrein e Spagna. Nel Gran Premio di Monaco, mentre si trova al ridosso del podio, al 70º giro Pérez lo tampona, costringendo il finlandese ai box per sostituire una gomma forata; rientra in pista in sedicesima posizione, ma in pochi giri riesce a recuperare e a finire decimo: con questo risultato, porta a 23 le gare consecutive chiuse a punti, e a 40 quelle portate a termine. Al Gran Premio del Canada il finlandese, partito undicesimo in griglia, in gara viene anche doppiato, ma ciò nonostante riesce a concludere la corsa al nono posto, piazzamento che gli permette comunque di eguagliare il primato di Michael Schumacher. Nel Gran Premio di Gran Bretagna Räikkönen parte in terza fila ma durante la corsa, sfruttando anche l'ingresso della safety car, riesce a scalare fino alla seconda posizione; il graduale degrado delle sue coperture, e il mancato ingresso ai box, fanno però sì che in una decina di giri venga superato in sequenza da Webber, Alonso e Hamilton, giungendo quinto al traguardo. Dopo qualche gara non all'altezza delle aspettative, il finlandese si riscatta al Gran Premio di Germania, dove giunge secondo dopo essere partito quarto dalla griglia, ed aver insidiato nel finale il capofila Vettel. Anche in Ungheria Räikkönen giunge alla piazza d'onore dietro a Hamilton, dopo essere partito sesto, aver fatto una sosta in meno degli altri, e aver a lungo battagliato con Vettel per la conquista del secondo gradino del podio; qui s'interrompe a 27 gare la striscia consecutiva d'arrivi a punti del finlandese, nuovo record della Formula 1.

L'anno 2014 il ritorno in Ferrari. Nella parte finale del 2013, l'11 settembre viene ufficializzato il ritorno di Räikkönen alla Scuderia Ferrari per le stagioni 2014 - 2015.

Continua l'avventura di Kimi in coppia con il Tedesco per la stagione 2016, insieme per riportare il titolo a Maranello. Anno infelice per Kimi e la sua Ferrari, zero vittorie e 4 podi solo 6° con 186 punti.

18 Gennaio 2017

Premiato a Helsinki dal primo ministro finlandese: “Grazie a famiglia e Team”

Ambasciatore per lo Sport: un riconoscimento mai attribuito in precedenza dal governo finlandese. A riceverlo dalle mani del Primo Ministro Juha Sipila, nel corso dello Sport Gala di Helsinki martedì 17 gennaio, è stato Kimi Raikkonen. Fino all’ultimo, la presenza di Kimi è stata tenuta segreta agli stessi partecipanti del gala. “Non sono tanto abituato ai discorsi ufficiali – ha detto Raikkonen – ma voglio augurare il meglio ai vincitori di ogni categoria… e anche a chi non ha vinto quest’anno. Voglio ribadire quanto sia stato importante il sostegno della famiglia, delle persone fidate che mi accompagnano e del Team Ferrari con il quale ho lavorato per tanti anni”. Nel 2017, la Finlandia celebra il centenario della sua indipendenza come nazione.

L'anno 2017 vede schierato nelle fila del cavallino ancora un Kimi molto motivato, pronto per la conquista del suo secondo titolo con la Ferrari. La stagine volge al termine vedendo Kimi quarto con 205 punti.

L'anno 2018 vede ancora Kimi, il campione del mondo 2007 l'ultimo ad aver vinto con la "Rossa" che insieme a Vettel, daranno battaglia alle rivali........

Palmares di Kimi Raikkonen

Stagione 1987/1998 Formula Karting

Stagione 1999 Formula Renault

Stagione 2001 Sauber 10° 9 punti

Stagione 2002 MecLaren 6° 24 punti

Stagione 2003 MecLaren 2° 91 punti

Stagione 2004 MecLaren 7° 45 punti

Stagione 2005 MecLaren 2° 112 punti

Stagione 2006 MecLaren 5° 65 punti

Stagione 2007 Ferrari Campione del mondo 110 punti

Stagione 2008 Ferrari 3° 75 punti

Stagione 2009  Ferrari 6° 48 punti

Stagione 2010-2011 Rally

Stagione 2012 Lotus3° 207 punti

Stagione 2013 Lotus 5° 183 punti

Stagione 2014 Ferrari 12° 55 punti

Stagione 2015 Ferrari 4° 150 punti

Stagione 2016 Ferrari 6° 186 punti

Stagione 2017 Ferrari 4° punti 205

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