Le schede anagrafiche piloti  

  Philip Toll Hill Jr.

Nazionalità

America

Data di Nascita

20 aprile 1927

Luogo di nascita

Miami, Florida

Morto Salinas (Stato della California 28 agosto 2008)

Stagioni

8 (1958-1959-1960-1961-1962-1963-1964-1966)

(dal 1958 al 1962 Ferrari)

GP disputati

51

Pole position

6

Gran premi vinti

3

Titoli mondiali vinti

1 (1961 Ferrari)

Profilo:

Carriera

Phil Hill iniziò la sua carriera nel mondo delle corse trasferendosi in Inghilterra per essere impiegato dalla Jaguar come pilota collaudatore e di rincalzo. Nel 1954 si mise in luce conquistando, a bordo di una Ferrari 375 MM Vignale il 2º posto assoluto nella Carrera Panamericana, una delle tre gare più prestigiose dell'epoca a livello mondiale.

Ferrari 156 F1

Questa performance gli valse l'attenzione di Enzo Ferrari che lo mise sotto contratto per la partecipazione alla 24 Ore di Le Mans e alla Carrera Panamericana. Il 1955, purtroppo, si rivelerà annus horribilis dell'automobilismo con la strage di Le Mans nella quale perirono 90 persone; il più grave incidente che la storia ricordi. In seguito all'evento, il governo messicano decise di annullare la "Carrera".

Nel 1958, alla sua quarta partecipazione, Hill vinse la 24 ore di Le Mans, al volante di una Ferrari 250 Testa Rossa e, in seguito, debuttò nelle gare di F1 con la Maserati nel GP di Francia, terminando la gara in settima piazza. Enzo Ferrari, viste le prestazioni di Hill con vetture a ruote scoperte, lo mise in squadra anche per la F1, ma la prima gara non andò bene, non solo per lui, ma anche per tutta la scuderia. Infatti Peter Collins perde la vita; sarà il terzo in quell'anno dopo Pat O'Connor e Luigi Musso.

Hill, intanto, dopo aver saltato il GP di Portogallo torna alla ribalta a Monza conquistando un terzo posto di grande valore, oltre al giro più veloce. Viene quindi ingaggiato in pianta stabile e ricompensa Ferrari con un altro terzo posto, nella tragica gara del Marocco in cui perde la vita Stuart Lewis-Evans.

Hill viene confermato anche nel 1959 dove migliorerà ulteriormente le sue prestazioni cogliendo due secondi posti e un altro giro veloce.

L'americano sarà in Ferrari anche nel 1960, e al gp di Monza ottiene la sua prima vittoria e nel 1961, anno in cui conquista il titolo mondiale e vince due Gp. Sempre nello stesso anno però Phil deve subire la morte dell'amico e compagno Wolfgang von Trips.

Nel 1962 la conferma in Ferrari è ovvia, ma non va oltre tre podi, senza mai vincere.

L'anno successivo Hill cambia aria, seguendo Carlo Chiti, e va a correre per la ATS italiana, disputando anche alcune gare in Lotus, ma non ottiene punti.

Per il 1964 si accorda con la Cooper, ma non va oltre un sesto posto in Gran Bretagna. Dopo un tentativo fallito di qualificarsi per il Gran Premio d'Italia 1966 con una Eagle decide di chiudere la carriera abbandonando la F1.

Vittorie

Risultati completi in F1

Anno Squadra Vettura Motore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 CDM Punti
1958 Joakim Bonnier Racing Team Maserati 250F Maserati 2.5 L6 ARG
 
MON
 
OLA
 
500 BEL
 
FRA
7
GBR
 
        10° 9
Scuderia Ferrari Ferrari 156 Ferrari V6               GER
9
POR
 
   
Ferrari 246 Ferrari V6                   ITA
3
MAR
3
1959 Scuderia Ferrari Ferrari 256 Ferrari 2.4 V6 MON
4
500 OLA
6
FRA
2
GBR
 
GER
3
POR
Rit
ITA
2
USA
Rit
    20
1960 Scuderia Ferrari Ferrari 246 Ferrari 2.4 V6 ARG
8
MON
3
500
 
OLA
Rit
BEL
4
FRA
12
GBR
7
POR
Rit
ITA
1
    16
Yeoman Credit Racing Team Cooper T51 Climax 2.5 L4                   USA
6
 
1961 Scuderia Ferrari Ferrari 156 Ferrari 1.5 V6 MON
3
OLA
2
BEL
1
FRA
9
GBR
2
GER
3
ITA
1
USA
 
      34 (38)
1962 Scuderia Ferrari Ferrari 156 Ferrari 1.5 V6 OLA
3
MON
2
BEL
3
FRA
 
GBR
Rit
GER
Rit
ITA
11
        14
Porsche System Engineering Porsche 804 Porsche 1.5 B8               USA
NP
SUD
 
   
1963 Automobili Turismo e Sport ATS 100 ATS 1.5 V8 MON
 
BEL
Rit
OLA
Rit
      ITA
11
USA
Rit
MES
Rit
SUD
 
  - 0
Ecurie Filipinetti Lotus 24 BRM 1.5 V8       FRA
NC
GBR
 
GER
 
         
1964 Cooper Car Company Cooper T73 Climax 1.5 V8 MON
9
OLA
8
BEL
Rit
FRA
7
GBR
6
GER
Rit
    USA
Rit
MES
19
  19° 1
Cooper T66 Climax 1.5 V8             AUT
Rit
ITA
 
     
1966 Anglo American Racers Eagle T1G Climax L4 MON
 
BEL
 
FRA
 
GBR
 
OLA
 
GER
 
ITA
NQ
USA
 
MES
 
    - 0

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  Dati Anagrafici Manuel Fangio

Nazionalità

Argentina

Data di Nascita

24 Giugno 1911

Luogo di nascita

Balcarce, Buenos Aires (Argentina)

Morto 17 Luglio 1995  Balcarce, Buenos Aires (Argentina)

 Carriera con la Ferrari 

Stagioni

1 (1956)

GP disputati

7

Gran premi vinti

3 (Argentina, Gran Bretagna e Germania 56)

Secondi posti

3

Terzi posti

-

Quarti posti

2

Quinti posti

-

Sesti posti

-

Titoli mondiali vinti

5 (1 Ferrari 1956)

Pole position

5 (Argentina, Montecarlo, Belgio, Germania e Italia 56)

Mondiali vinti totali

5 1951-1954-1955-(1956 Ferrari)-1957

Profilo:

È famoso non solo per i suoi 5 titoli iridati, di cui 4 consecutivi, ma soprattutto le sue rocambolesche vittorie: forse il suo record di primi posti in rapporto alle partecipazioni non sarà mai eguagliato.

Alla fine avrà ottenuto 24 vittorie, e un totale di 35 podi, 29 pole-position, e un totale di 48 partenze dalla prima fila, 23 giri veloci e i cinque titoli iridati del 1951-54-55-56-57.

Muore il 17 luglio del 1995, lasciando un indelebile ricordo in tutti gli appassionati di automobilismo. Il suo record di 5 titoli mondiali sarà eguagliato e superato solamente nel 2002 e 2003, da Michael Schumacher che di mondiali ne vince 7.

Lancia Ferrari D50

Risultati in F1

Anno Squadra Vettura Motore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 CDM Punti
1950 Alfa Romeo SpA Alfa Romeo 158 Alfa Romeo 1.5 L8C GBR
Rit
MON
1
500 SVI
Rit
BEL
1
FRA
1
          27
Alfa Romeo 158/159 Alfa Romeo 1.5 L8C             ITA
Rit*
       
1951 Alfa Romeo SpA Alfa Romeo 159A Alfa Romeo 1.5 L8C SVI
1
500   FRA
1*
              31
(37)
Alfa Romeo 159B Alfa Romeo 1.5 L8C     BEL
9
  GBR
2
GER
2
         
Alfa Romeo 159M Alfa Romeo 1.5 L8C             ITA
Rit
SPA
1
     
1953 Officine Alfieri Maserati Maserati A6GCM Maserati 2.0 L6 ARG
Rit
500
 
OLA
Rit
BEL
Rit
FRA
2
GBR
2
GER
2
SVI
4
ITA
1
    28
(29.5)
1954 Officine Alfieri Maserati Maserati 250F Maserati 2.5 L6 ARG
1
500 BEL
1
                42
(57.14)
Daimler-Benz AG Mercedes W196 Mercedes 2.5 L8       FRA
1
GBR
4
GER
1
SVI
1
ITA
1
SPA
3
   
1955 Daimler-Benz AG Mercedes W196 Mercedes 2.5 L8 ARG
1
MON
Rit
500 BEL
1
OLA
1
GBR
2
ITA
1
        40
(41)
1956 Scuderia Ferrari Lancia-Ferrari D50 Ferrari 2.5 V8 ARG
1*
MON
2*
500 BEL
Rit
FRA
4
GBR
1
GER
1
ITA
2*
      30
(33)
1957 Officine Alfieri Maserati Maserati 250F Maserati L6 ARG
1
MON
1
500 FRA
1
GBR
Rit
GER
1
PES
2
ITA
2
      40
(46)
1958 Scuderia Sud Americana Maserati 250F Maserati 2.5 L6 ARG
4
MON OLA                 14° 7
Dayton Steel Kurtis Kraft 500F Offenhauser L8S       500
NQ
BEL
 
           
Novi Auto Air Conditioner Kurtis Kraft 500F Novi L8S       500
NQ
             
Juan Manuel Fangio Maserati 250F Maserati 2.5 L6           FRA
4
GBR
 
GER
 
POR
 
ITA
 
MAR
 

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  Dati Anagrafici Lorenzo Bandini

Nazionalità

Italia

Data di Nascita

21 dicembre 1935

Luogo di nascita

a Barce, in Libia, all'epoca colonia italiana

Morto 10 maggio 1967 (incidente F.1 Ferrari)
Stagioni dal 1961 al 1967 (dal 1963 al 1967 Ferrari)
GP disputati 42
GP vinti 1
Podi 8
Pole position 1
Migliore risultato finale 4° (1964 Ferrari)
Profilo:

Infanzia

Lorenzo Bandini nasce nel 1935 a Barce, in Libia, all'epoca colonia italiana. Già tre anni dopo, però, la famiglia torna in Italia, a San Cassiano, piccola frazione del comune di Brisighella, in provincia di Ravenna. Il padre di Lorenzo acquista un albergo, permettendo un discreto tenore di vita alla famiglia. La guerra ne spezzerà però il benessere. Perduto il padre nel conflitto, Bandini cerca di contribuire al fabbisogno della famiglia, lavorando in un'officina a Reggiolo (in provincia di Reggio Emilia).
Nel 1950 Bandini si trasferisce a Milano, ove trova impiego presso l'officina di Goliardo Freddi, padre della futura moglie di Bandini, Margherita. Sarà proprio Freddi a lanciare Bandini nel mondo dei motori.

L'ingresso nel mondo dei motori

Nel 1956 Bandini fa il suo debutto assoluto nelle gare automobilistiche: il suocero Freddi gli presta infatti la propria FIAT 1100 TV bicolore per partecipare alla Castell'ArquatoVernasca. Bandini si piazza quindicesimo, buon risultato per un esordiente. Il pilota romagnolo cerca di maturare quanta più esperienza possibile, partecipando a diverse gare e vincendone pure una (la Lessolo-Alice).

Nel 1958 Bandini coglie il primo successo di spessore: su una Lancia Appia coupé è infatti primo della classe 2000 Gran Turismo alla Mille Miglia. Ormai lanciato, coglie negli anni a seguire ottimi risultati uno dietro l'altro (due terzi posti alla Coppa d'Oro di Sicilia, primo di categoria nella Coppa Madunina, a Innsbruck e alla Catania-Etna, primo al Trofeo Crivellari di Formula Junior e ancora un primo posto al Gran Premio della Libertà a Cuba, a bordo di una FIAT-Stanguellini), ritagliandosi ormai una certa fama.

Il suo sogno è l'approdo in Formula 1. Nel 1961, dopo aver vinto la Coppa Junior a Monza spera nella chiamata della Ferrari, che ha nel frattempo annunciato di voler mettere a disposizione di un giovane emergente una propria vettura. La scelta cade però su un'altra stella nascente dell'automobilismo italiano, Giancarlo Baghetti.

L'esordio in Formula 1

L'esordio in Formula 1 sembra rimandato, ma Mimmo Dei, patron della Scuderia Centro-Sud, ha notato Bandini e gli offre un contratto per la stagione 1961. Il debutto ha luogo il 18 giugno al Gran Premio del Belgio e la gara si conclude dopo 20 giri a causa di un guasto. La stagione è in effetti sterile di risultati (Bandini non colleziona neanche un punto, vedendo la bandiera a scacchi solo in Gran Bretagna e in Italia), ma le doti del giovane pilota romagnolo sono ormai palesi. A dicembre il suo sogno si realizza: Enzo Ferrari gli propone, infatti, un contratto per la stagione 1962.

L'approdo in Ferrari

Ferrari 312/67

Il 1962 è una stagione deludente per la Ferrari, che soffre la potenza delle case motoristiche britanniche (BRM, Lotus e Cooper su tutte). Bandini fa il suo esordio il 3 giugno a Monaco e coglie subito uno splendido terzo posto dietro a Bruce McLaren e Phil Hill. La Ferrari però lesina ad utilizzarlo: Bandini torna in pista solo in Germania (ritirato) e Italia (ottavo) e alla fine è dodicesimo in classifica con 4 punti.
Anche l'anno seguente non è il massimo. Bandini esordisce solo al quarto gran premio della stagione (decimo posto in Francia) e non va oltre il quinto posto, conquistato in tre occasioni (Gran Bretagna, USA e Sudafrica). A fine stagione è decimo in classifica con 6 punti.
Il 1963 non è però del tutto un anno da dimenticare: i piazzamenti nelle gare ufficiali, uniti alla splendida affermazione alla 24 Ore di Le Mans (con Ludovico Scarfiotti) e ad altri risultati in gare non incluse nel calendario di F1 fanno di Bandini il "Campione Italiano Assoluto" dell'anno.

Il 1964 e la prima vittoria

La stagione, tutto sommato buona, conferma Bandini in Ferrari nel 1964. Sarà un anno da incorniciare per il pilota romagnolo, che torna sul podio in Germania, dopo il quinto posto in Gran Bretagna, e vince, il 23 agosto la sua prima (e unica) gara di Formula 1: è il Gran Premio d'Austria a Zeltweg, che Bandini si aggiudica precedendo di 6,18 secondi Richie Ginther su BRM. Il terzo posto in Italia fa da antifona all'ulteriore podio conquistato nell'ultima gara, in Messico. Qui Bandini è nuovamente terzo, dopo aver dato un valido contribuito al compagno di scuderia John Surtees, avendo tenuto dietro per diversi giri il diretto rivale di quest'ultimo per la conquista del titolo, Graham Hill. Surtees vince il titolo e la Ferrari può ringraziare anche Bandini, che si classifica quarto con ben 23 punti.

Il prosieguo in rosso

Il 1965 sembra aprirsi bene, con la vittoria della Targa Florio con Nino Vaccarella. Il 30 maggio a Monaco, seconda gara della stagione (la prima, in Sudafrica, si era conclusa con il quindicesimo posto), Bandini è secondo, dietro a Graham Hill. Ma il prosieguo di stagione non sarà dei migliori. Per quanto il motore lo tradisca solo una volta (in Gran Bretagna), Bandini va a punti solo in Germania (sesto), in Italia (quarto) e negli USA (quarto). Alla fine della stagione è sesto con 13 punti.

Bandini è deluso, ma anche la stagione 1966 non sarà delle migliori. Nonostante l'ottimo avvio (secondo posto a Montecarlo e terzo in Belgio), Bandini vedrà la bandiera a scacchi solo altre due volte (sesto posto sia in Olanda che in Germania). Alla terza gara, il GP di Francia a Reims, ottiene la pole-position e conduce in testa per due terzi di gara prima di subire la rottura del cavo dell'acceleratore. A Monza nel GP d'Italia parte in testa ma poi è vittima di un guasto alla pompa-benzina. Anche al GP degli USA sembra poter vincere con facilità, tuttavia il motore si rompe mentre è in testa alla gara. La classifica lo vedrà alla fine solo nono con 12 punti.

Il 1967 e la tragica fine

Il 1967 inizia ottimamente per Bandini, che si impone nella 24 ore di Daytona e nella 1000 km di Monza (con Chris Amon). Il pilota romagnolo pare aver reagito nel migliore dei modi allo sfortunato biennio 1965-66 ed Enzo Ferrari gli affida la prima guida della rossa, al fianco di Amon.
La Ferrari non si presenta ai nastri di partenza della stagione (in Sudafrica), esordendo direttamente nel secondo Gran Premio della stagione, quello di Monaco.
È il 7 maggio 1967 e Bandini parte in prima fila, dal secondo posto, a fianco di Jack Brabham. Quando si accende il semaforo verde, Bandini prende subito il comando e spinge al massimo sull'acceleratore, guadagnando decimi su decimi nei confronti dell'inseguitore Denny Hulme. La malasorte è tuttavia dietro l'angolo per Bandini: dopo la disastrosa partenza, Brabham rompe il motore nel giro di pochi metri, riversando litri di olio sulla pista. Al secondo giro, Bandini, ignaro di quanto successo, finisce sulla macchia d'olio e sbanda, perdendo due posizioni, a vantaggio di Hulme e Jackie Stewart.
Bandini non si dà per vinto e, rinfrancato anche dal ritiro dello scozzese, si mette all'inseguimento di Hulme. La Ferrari del romagnolo guadagna secondo su secondo e al 61° dei 100 giri previsti fa segnare un distacco di appena 7,6 secondi dal neozelandese. Ma proprio a questo punto Bandini trova sulla sua strada due doppiati, Pedro Rodriguez e Graham Hill. Il primo si fa facilmente superare, ma il secondo, forse ricordandosi del Gran Premio del Messico del 1964, compie un duro ostacolo nei confronti di Bandini. Il ferrarista riesce a superare Hill solo dopo diversi giri e con un distacco ormai di 12 secondi da Hulme. Ma gli sforzi per sorpassare il pilota della Lotus lo hanno spossato. Nei giri seguenti Bandini perde tempo ulteriore, tanto che all'80º giro il suo distacco da Hulme è ormai salito a 20 secondi.
Poi, all'82º giro si consuma la tragedia. Bandini giunge alla chicane del porto a velocità nettamente superiore a quella di solito tenuta dai piloti in quel punto: la Ferrari non tiene più la pista, sbanda e colpisce una bitta di ormeggio delle navi, sollevandosi e ricadendo a terra ormai avvolta dalle fiamme. I soccorsi non riescono a spegnere le fiamme tempestivamente, anche perché c'è chi pensa che Bandini sia finito in acqua (com'era successo ad Alberto Ascari nel 1955): ma quando, tre minuti e mezzo dopo l'impatto, le fiamme sono domate, la sagoma del pilota, ormai privo di sensi, è chiaramente visibile all'interno della Ferrari. Bandini viene trasportato al Nosocomio di Montecarlo in condizioni critiche, con una profonda ferita alla milza e ustioni su oltre il 60% del corpo. Purtroppo ogni tentativo dei medici risulta vano e Lorenzo Bandini si spegne, dopo settanta ore di agonia, il 10 maggio 1967.

Le indagini apertesi dopo l'incidente fanno chiarezza sulle cause. Senz'altro la prima fu la stanchezza di Bandini, la cui vettura fu trovata in quinta marcia, anziché in terza (come avrebbe dovuto essere nel punto dell'incidente). Ma pure un insieme di altri fattori avevano contribuito a rendere più drammatica una vicenda che forse poteva concludersi meno tragicamente: pesanti accuse sono lanciate in proposito contro la sicurezza dell'autodromo monegasco, specie a causa della presenza di lamiere metalliche e bitte per l'ormeggio (pericolosissime se colpite a quelle velocità dalle monoposto da corsa), nonché di balle di fieno per attutire gli impatti (ma anche le prime ad incendiarsi). In più i soccorritori non indossavano tute anti-incendio e i primi estintori a loro disposizione erano di scarsa capacità: in tal modo essi non si erano potuti avvicinare a distanza sufficiente per spegnere le fiamme all'auto di Bandini, né erano riusciti a domare il rogo tempestivamente.

La morte di Bandini, amatissimo dagli appassionati di Formula 1 del tempo e dagli italiani tifosi della Ferrari, lascia un grande vuoto nel mondo automobilistico. Ai funerali, svoltisi a Reggiolo, parteciperanno oltre 100.000 persone.

Nel 1992 il comune di Brisighella ha istituito in onore del compianto ferrarista il "Trofeo Lorenzo Bandini", assegnato ogni anno al miglior pilota emergente della F1 (ad eccezione del 1997, trentennale della morte di Bandini, quando il trofeo fu assegnato a Luca Cordero di Montezemolo, e del 2003, quando a riceverlo fu Michael Schumacher)

Vittorie

Risultati completi in Formula 1

Anno Scuderia Vettura Motore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Pos. Punti
1961 Scuderia Centro Sud Cooper T53 Maserati
L4
MON
 
NED
 
BEL
Rit
FRA
 
GBR
12
GER
Rit
ITA
8
USA
 
      - 0
1962 Scuderia Ferrari Ferrari 156 Ferrari V6 NED
 
MON
3
BEL
 
FRA
 
GBR
 
GER
Rit
ITA
8
USA
 
RSA
 
    12º 4
1963 Scuderia Centro Sud BRM P57 BRM V8 MON
 
BEL
 
NED
 
FRA
10
GBR
5
GER
Rit
          10º 6
Scuderia Ferrari Ferrari 156 Ferrari V6             ITA
Rit
USA
5
MEX
Rit
RSA
5
 
1964 Scuderia Ferrari Ferrari 156 Ferrari V6 MON
10
      GBR
5
GER
3
AUT
1
        23
Ferrari 158 Ferrari V8   NED
Rit
BEL
Rit
FRA
9
      ITA
3
     
North American Racing Team Ferrari 1512 Ferrari boxer 12 cil.                 USA
Rit
MEX
3
 
1965 Scuderia Ferrari Ferrari 1512 Ferrari boxer 12 cil. RSA
15
MON
2
BEL
9
FRA
8
      ITA
4
USA
4
MEX
8
  13
Ferrari 158 Ferrari V8         GBR
Rit
NED
9
GER
6
       
1966 Scuderia Ferrari Ferrari
Dino 246
Ferrari V6 MON
2
BEL
3
                  12
Ferrari 312/66 Ferrari V12     FRA
NC
GBR
 
NED
6
GER
6
ITA
Rit
USA
Rit
MEX
 
   
1967 Scuderia Ferrari Ferrari 312/67 Ferrari V12 RSA
 
MON
Rit
NED
 
BEL
 
FRA
 
GBR
 
GER
 
CAN
 
ITA
 
USA
 
MEX
 
- 0

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  John Norman Surtees

Nazionalità

INGLESE

Data di Nascita

11 Febbraio 1934

Luogo di nascita

Tatsfield (Regno Unito)

Dal 1955 al 1960 Motociclismo classi 250-350-500 cc. vincendo 7 mondiali

Stagioni F,1

12 (1960-1972) (4 in Ferrari 1963-1966)

GP disputati

113

Gran premi vinti

6

Titoli mondiali vinti

1 (1964) Ferrari

Pole position

8

Risultati nel campionato del mondo F1 con la Ferrari

1963 (Ferrari F1)

4° (22 punti)

1964 (Ferrari 158)

1° (40 punti)

1965 (Ferrari 158 e 1512)

5° (17 punti)

1966 (Ferrari 312)

2° (28 punti)

Profilo:

È l'unico pilota della storia ad esser riuscito nell'impresa di conquistare il titolo iridato sia nel Motomondiale che in Formula Uno.

Motociclismo

La sua prima presenza nelle classifiche del motomondiale risale alla stagione 1952 quando ha ottenuto un sesto posto in Classe 500, guidando una Norton in occasione del Gran Premio motociclistico dell'Ulster

Le presenze in classifica successive risalgono invece al motomondiale 1955 dove si è presentato, sempre con una Norton, al via delle competizioni della classe 350 e dove, nella classe 250, in sella ad una NSU, ha conquistato la sua prima vittoria nuovamente in occasione del GP dell'Ulster.

Dall'edizione del 1956 è diventato invece pilota ufficiale della MV Agusta con cui ha conquistato tutti i successivi successi.

Tra i suoi record vi sono quello di avere ottenuto la vittoria in tutti i gran premi delle 350 e delle 500 del motomondiale 1959 e quello di aver conquistato i tre titoli consecutivi della 500, dal 1958 al 1960, oltre che quelli della 350 nel 1958 e nel 1959, ottenendo sempre il massimo punteggio teorico possibile: in quegli anni venivano presi in considerazione per la classifica finale i migliori 4 risultati ottenuti durante la stagione e Surtees aveva ottenuto ogni anno almeno 4 successi

In totale nelle corse di motociclismo ha vinto sette titoli mondiali: dal 1958 al 1960 nella classe 350 cc, nel 1956 e dal 1958 al 1960 nella classe 500.

Automobilismo

Dopo la carriera motociclista passò alle quattro ruote vincendo 6 Gran Premi in Formula 1

Campionato del Mondo nel 1964 con la Ferrari

Fondò anche una propria omonima scuderia senza riuscire a conquistare successi

Nel corso della sua carriera sulle quattro ruote partecipò e vinse anche il campionato CanAm disputato in Nord America

Vita privata

Suo figlio Henry Surtees, pilota come il padre, è morto il 19 luglio 2009 nel corso di una gara automobilistica di Formula 2, a causa di uno pneumatico vagante, distaccatosi da un'altra autovettura, che lo ha colpito alla testa

Risultati in F1

Anno Team Telaio Motore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 CDM Punti
1960 Team Lotus Lotus 18 Climax 2.5 L4 ARG
 
MON
Rit
500
 
OLA
 
BEL
 
FRA
 
GBR
2
POR
Rit
ITA
 
USA
Rit
      14° 6
1961 Yeoman Credit Racing Team Cooper T53 Climax 1.5 L4 MON
Rit
OLA
7
BEL
5
FRA
Rit
GBR
Rit
GER
5
ITA
Rit
USA
Rit
          12° 4
1962 Bowmaker - Yeoman Racing Team Lola Mk4 Climax 1.5 V8 OLA
Rit
MON
4
BEL
5
FRA
5
GBR
2
GER
2
  USA
Rit
SAF
Rit
        19
Lola Mk4A             ITA
Rit
           
1963 Scuderia Ferrari SpA SEFAC Ferrari F1 Ferrari 1.5 V6 MON
4
BEL
Rit
OLA
3
FRA
Rit
GBR
2
GER
1
ITA
Rit
USA
Rit

MES
SQ

SAF
Rit
      22
1964 Scuderia Ferrari SpA SEFAC Ferrari 158 Ferrari 1.5 V8 MON
Rit
OLA
2
BEL
Rit
FRA
Rit
GBR
3
GER
1
AUT
Rit
ITA
1
          40
North American Racing Team                 USA
2
MES
2
     
1965 Scuderia Ferrari SpA SEFAC Ferrari 158 Ferrari 1.5 V8 SAF
2
MON
4
BEL
Rit
FRA
3
                  17
Ferrari 1512 Ferrari 1.5 B12         GBR
3
OLA
7
GER
Rit
ITA
Rit
USA
 
MES
 
     
1966 Scuderia Ferrari SpA SEFAC Ferrari 312 Ferrari 3.0 V12 MON
Rit
BEL
1
                      28
Cooper Car Company Cooper T81 Maserati 3.0 V12     FRA
Rit
GBR
Rit
OLA
Rit
GER
2
ITA
Rit
USA
3
MES
1
       
1967 Honda Racing Honda RA273 Honda 3.0 V12 SAF
3
MON
Rit
OLA
Rit
BEL
Rit
FRA
 
GBR
6
GER
4
CAN
 
          20
Honda RA300                 ITA
1
USA
Rit
MES
4
   
1968 Honda Racing Honda RA300 Honda 3.0 V12 SAF
8
                        12
Honda RA301   SPA
Rit
MON
Rit
BEL
Rit
OLA
Rit
FRA
2
GBR
5
GER
Rit
ITA
Rit
CAN
Rit
USA
3
MES
Rit
 
1969 Owen Racing Organisation BRM P138 BRM 3.0 V12 SAF
Rit
SPA
5
MON
Rit
OLA
9
FRA
 
                11° 6
BRM P139           GBR
Rit
GER
NP
ITA
NC
CAN
Rit
USA
3
MES
Rit
   
1970 Team Surtees McLaren M7C Ford Cosworth DFV 3.0 V8 SAF
Rit
SPA
Rit
MON
Rit
BEL
 
OLA
6
FRA
 
              18° 3
Surtees TS7             GBR
Rit
GER
9
AUT
Rit
ITA
Rit
CAN
5
USA
Rit
MES
8
1971 Brooke Bond Oxo / Team Surtees Surtees TS9 Ford Cosworth DFV 3.0 V8 SAF
Rit
SPA
11
MON
7
OLA
5
FRA
8
GBR
6
GER
7
AUT
Rit
ITA
Rit
CAN
11
USA
17
    19° 3
1972 Team Surtees Surtees TS14 Ford Cosworth DFV 3.0 V8 ARG
 
SAF
 
SPA
 
MON
 
BEL
 
FRA
 
GBR
 
GER
 
AUT
 
ITA
Rit
CAN
 
USA
NP
  - 0

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